L'Australia e le sue tavole da surf

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In un post di un paio di settimane fa scrivevo dell'importanza del made in Italy come fattore sul quale costruire la differenziazione. Un brand, un invisible asset che potrebbe consentire alle aziende italiane di competere su una leva diversa dal prezzo. Beh, proprio nei giorni scorsi ho letto che l'Australian Surf Craft Industry Association (l'associazione australiana di produttori di tavole da surf) intende fare la stessa cosa. Schiacciata dalla competizione delle tavole made in China a poco prezzo e, dopo aver fatto un bagno d'umiltà con l'affermazione: “You can’t always point the finger and blame everybody else for the situation that you’re in (...vi ricorda qualcosa?)”, ha capito che la competizione sul prezzo sarebbe solo un gioco al ribasso e che i produttori australiani  ne uscirebbero perdenti. Così ha deciso di puntare tutto sul brand made in Australia. La qualità è un valore ed un punto di forza. Le aziende orientate alla qualità devo sforzarsi di comunicarlo, così da far passare al consumatore il messaggio che anche in un periodo di crisi come questo il prezzo non è (e non deve essere) l'unica discriminante nel processo di acquisto. Sempre sul tema, vi segnalo anche questo interessante articolo, apparso su Inc.