Il business di Groupon

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Il business di Groupon (e dei suoi simili) mi ha affascinato sin dall'inizio; l'ho osservato con un occhio critico nei confronti della business idea, geniale nella sua semplicità.Ne ho scritto qualche tempo fa in un guestpost e ho avuto l'occasione di tornare ancora sull'argomento grazie a Paolo Pugni, che mi ha invitato a scriverne per il suo blog (anche in inglese). Il tema è come le aziende (prevalentemente piccole attività) possano massimizzare l'investimento in questo importante strumento di marketing e vendita. Groupon sì o Groupon no? Io direi di sì, ma con intelligenza. Groupon fornisce una piattaforma di visibilità, che le aziende devono saper sfruttare a loro favore con attività specifiche e mirate aventi l'obiettivo di trasformare i consumatori occasionali arrivati tramite il deal in clienti fedeli. Mi riferisco anche a cose semplici, come una buona assistenza al momento della prenotazione, un servizio di qualità nel momento dell'erogazione del prodotto e/servizio e una valida attività post vendita. Eppure ad oggi quasi nessuno ci ha pensato, e Groupon viene ancora erroneamente considerato come la panacea per tutti i problemi dell'azienda, con grandi delusioni e frustrazioni quando i risultati sperati non arrivano.