A cosa serve lavorare sul proprio professional branding?

Una delle domande che mi sento fare più di frequente è questa: “A chi serve il professional branding? È qualcosa destinato solo a determinate categorie professionali, oppure no?”

Photo credits: @Ken Treloar

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La mia risposta è sempre la stessa: coltivare il proprio professional branding serve a ciascuno di noi:

  • È utile a uno studente che sta terminando il suo percorso di studi e si affaccia al mondo del lavoro, per capire, al di là delle conoscenze acquisite sui banchi di scuola (o universitari) cosa lo rende speciale, unico, e di conseguenza quali sono le aziende e gli ambiti lavorativi più affini a lui.

  • È ideale per un libero professionista (di qualunque settore) che vuole comprendere quali sono i suoi punti di forza, in cosa si differenzia davvero rispetto ai concorrenti e come può comunicare la sua unicità al suo pubblico attuale o ai prospect.

  • Lavorare sul proprio professional branding è utilissimo per un imprenditore: la gente è sempre più interessata a conoscere le persone e le storie che stanno dietro a un prodotto di successo. Ecco allora che mettere a punto un piano strategico di comunicazione per imparare a narrarsi online aiuta ad accrescere anche le visibilità e la riconoscibilità della propria azienda.

    Per lo stesso motivo è indicato per CEO e top manager, perché la reputazione di un’azienda passa sempre più attraverso le sue persone che, come ribadisco spesso, sono i primi Brand Ambassador.

  • Da ultimo, ma non ultimo, occuparsi del proprio professional branding è utile per chi è disoccupato e sta cercando di ricollocarsi. In un mercato del lavoro come quello attuale, dove il posto fisso non esiste più, succede che ci siano dei momenti in cui una persona resti temporaneamente senza un impiego. Capire esattamente quali sono i propri punti di forza e le opportunità da cogliere può aiutare a ripensare la propria vita e a trovare un nuovo lavoro.

In uno scenario che diventa sempre più competitivo, è fondamentale comprendere quali sono le nostre competenze distintive (la nostra Unique Value Proposition), ma è altrettanto importante saperle comunicare nel modo migliore.

E voi… Avete già pensato a come mettere a punto la vostra strategia di professional branding?