L’era del cinema “social”
Lo scorso sabato (il 18 febbraio) il film Tim and Eric's Billion Dollar Movie ha fatto il suo debutto ufficiale su Facebook. Pagando 10 dollari, i fan hanno avuto la possibilità di guardare il film, commentare tra loro e chattare con i protagonisti in tempo reale. Tutto ciò con due settimane d’anticipo rispetto alla distribuzione della pellicola nelle sale. Primo esperimento di questo genere, è già stato definito da qualcuno il debutto del cinema “social”. Magnolia Pictures, il distributore, ha ritenuto che questo tipo di proiezione potesse aiutare l’awareness del film e creare ulteriore aspettativa per l’uscita nelle sale. E io sono d’accordo. L'idea è sicuramente molto valida e non capisco perché nessuno ci abbia pensato prima. E' un ottima modalità di promozione e cavalca un trend già in atto da tempo, che ha fatto (e sta facendo) la fortuna dei social network: il desiderio della gente di dialogare sul web, di confrontarsi, di condividere idee, opinioni ed esperienze. Da frequentatrice abituale di Twitter, mentre guardo film o ancor di più programmi come Presadiretta o Che tempo che fa, mi ritrovo spesso a commentare insieme ad altri che stanno guardando la stessa cosa. Anzi, devo ammettere che per alcuni programmi una cosa implica necessariamente anche l’altra: mi metto cioè davanti alla TV perché so che posso commentare insieme alla mia TL. Leggo oggi da @lucabecattini che nei giorni del Festival i tweet totali contenenti la parola «sanremo» hanno toccato quota 244 mila, con una media di 48mila a serata (qui l’articolo completo). L’esperimento di Magnolia Pictures quindi si inserisce perfettamente in un'abitudine ampiamente diffusa e consolidata anche qui da noi. L’unica differenza è il pagamento per avere un contenuto esclusivo e in anteprima. Ma non credo che questo rappresenti un ostacolo, considerando che l’offerta si rivolge ai cosiddetti pionieri, cioè coloro che sono interessati alla novità di prodotto e per i quali il prezzo non è una discriminante nella scelta. Al contrario, dovere pagare un prezzo per poter accedere al servizio è un ulteriore riconoscimento del valore dello stesso. A quando il prossimo film, magari in italiano?