Stefania Boleso

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Le tre “C” del marketing

Esiste una formula magica per essere un valido marketeer, dove con questo termine intendo una persona che si occupa di marketing? Esistono degli attributi su cui lavorare, così da riuscire a migliorarsi costantemente come professionista (oltre che come persona)? Leggo spesso consigli, suggerimenti, best practice suggeriti da guru (o pseudo guru) del settore.

Sulla base della mia esperienza, queste sono le tre fondamentali “C” del marketing, dalle quali non si dovrebbe prescindere:

Curiosità – si dice che nella vita non si finisca mai di imparare; questo vale anche nel marketing. Guardate non solo cosa fanno i vostri concorrenti, ma soprattutto ciò che fanno aziende che operano in mercati lontanissimi dal vostro. Non focalizzatevi solo sul business, cercate di avere altri interessi: leggete, viaggiate, parlate con la gente e fate nuove esperienze. Abbandonate la vostra comfort zone, ne beneficerà anche il vostro lavoro. Le cosiddette “contaminazioni” funzionano ora più che mai; se ci fate caso, tutte le maggiori disruption degli ultimi anni nascono da contaminazioni di idee e concetti apparentemente lontanissimi tra loro.

Spirito critico – che significa, in altre parole, non accontentatevi. Il mondo è pieno di gente (e di professionisti) che si accontenta e il risultato lo vediamo quotidianamente intorno a noi. Non accettate tutto in maniera passiva, piuttosto mettete in discussione lo status quo; dimenticate il “si è sempre fatto così”, o meglio, prendetelo come stimolo a cambiare. Cercate di alzare l’asticella, di diventare il nuovo benchmark. Solo così potrete lasciare il segno. Quante campagne di marketing memorabili vedete in giro? Probabilmente poche. Uno stimolo in più per cercare di essere tra quei pochi, piuttosto che perdervi nella massa.

Coraggio – si collega a quanto ho scritto sopra: avere spirito critico, infatti, spesso richiede coraggio. Serve coraggio per andare a sinistra quando tutti vanno a destra, serve coraggio per cambiare le regole del gioco, o anche solamente per provarci. Però, come dicono gli inglesi: “No pain, no gain”: occorre rischiare per poter avere successo.

Se dovessi aggiungere una quarta “c”, direi competenza: occorre conoscere bene la materia di cui ci si occupa (e non smettere mai di imparare…). Andreste a farvi curare da un dottore senza laurea che ha seguito solo un corso presso la Scuola Radio Elettra? Vi fareste togliere un dente da un giornalista?

Molto probabilmente no.

Allora perché un cliente dovrebbe scegliere voi se non avete competenze specifiche? Non basta avere un’idea creativa per diventare un esperto di marketing. Occorre studiare con costanza, impegno e dedizione. Altrimenti l’idea creativa resta solo una bella idea, di nessuna utilità però per il business.

Vi ricorda qualcosa?

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