Stefania Boleso

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Conosci il tuo target

photo: courtesy by Rainer Topf

Per tante aziende, grandi e piccole, start up o aziende familiari di terza generazione, fare marketing significa esclusivamente concentrarsi sul prodotto (o servizio) da vendere e sulle attività di comunicazione correlate (ammesso e non concesso che queste ultime siano previste…). Addirittura, come ho già avuto modo di scrivere in altre occasioni, i termini “marketing” e “comunicazione” in questi casi vengono utilizzati come sinonimi.

Si pensa che basti trovare una o più modalità per dare visibilità a ciò che si vende, magari anche attraverso strumenti di promozione innovativi e non convenzionali (che si discostano cioè dalla pubblicità classica) per far decollare il proprio business. In questi casi le aziende decidono di ridurre al minimo il tempo e le risorse destinate alla fase strategica, che di norma dovrebbe precedere le decisioni relative al marketing mix.

Definire una strategia di marketing significa analizzare lo scenario competitivo e poi prendere decisioni relative al target che si vuole raggiungere e al posizionamento da dare al prodotto nella mente dei consumatori. Si tratta di scelte importantissime, che impattano sulla vita dell’azienda nel medio lungo periodo e che guidano le decisioni di breve. Aziende che tralasciano questa fase spesso non sanno esattamente a chi stanno parlando o a chi vogliono parlare. Magari investono anche budget elevati, ma con un rischio dispersione altissimo.
Senza strategia si naviga a vista, si rischia di realizzare un’attività dietro l’altra senza avere una meta precisa.
E quindi si sprecano risorse.
Non dobbiamo mettere sul mercato un prodotto solo perché piace a noi, se poi l’obiettivo è quello di venderne 10 o 100 milioni di pezzi. Non è necessario inventare attività di comunicazione particolarmente innovative, l’importante è utilizzare il mezzo più corretto per raggiungere il nostro target, coloro cioè che in quel momento hanno bisogno del nostro prodotto o servizio (e magari ancora non lo sanno).

Suggerisco di investire un po’ di tempo (e soldi) innanzitutto per capire chi è il nostro consumatore, cosa vuole, dove lo possiamo trovare, come lo possiamo contattare e intrattenere.  E agire poi di conseguenza.
Fidatevi, saranno risorse ben spese.